DISTURBI DEPRESSIVI

CHE COSA SONO I DISTURBI DEPRESSIVI

I disturbi depressivi fanno parte dei disturbi dell’umore, sono molto diffusi ed hanno grande rilevanza per la sofferenza che provocano e per la ricaduta che generano sulla vita quotidiana delle persone che ne soffrono.

Il termine “depressione” viene generalmente usato in modo generico ed estensivo per esprimere un disagio o una sofferenza che corrispondo in realtà a quadri clinici molto diversi tra di loro e che hanno  cause differenti.

La depressione può infatti corrispondere ad un semplice stato d’animo che è esperienza soggettiva universale dello sviluppo umano e non avere necessariamente significato patologico, ma può essere un sintomo all’ interno di un quadro clinico più complesso, e può essere anche una vera e propria malattia.

Come per molte patologie psichiche, bisogna tenere conto della sua complessità e del fatto che ha una origine bio-psico-sociale le cui varie componenti possono avere un diverso peso nel provocare il disturbo; necessita pertanto di un’ attenta valutazione delle cause che la generano.

LA NOSTRA STRATEGIA IN CASO DI DISTURBI DEPRESSIVI

Poiché come abbiamo detto, con “depressione” si intendono diversi quadri clinici, per tipologia e gravità è fondamentale una valutazione globale della persona e una corretta diagnosi del suo malessere, che potrà avere quindi un diverso approccio terapeutico.

La letteratura scientifica è concorde nel ritenere che colloqui di sostegno psicologico (o psicoterapico) associati al trattamento farmacologico, rappresentino il miglior approccio terapeutico e abbiano la migliore efficacia anche a lungo termine. L’ uno o l’altro approccio possono essere adeguatamente dosati a seconda della rilevanza delle cause che hanno portato alla depressione.

Nei casi di depressione moderata o reattiva a circostanze particolari o disfunzionali, può essere adottato un intervento a carattere esclusivamente psicologico.

In alcuni ­casi inoltre, i pazienti, per motivi personali o ideologici, sono totalmente refrattari ad assumere psicofarmaci, nonostante gli antidepressivi di ultima generazione siano più sicuri e meglio tollerati di quelli del passato e possano essere attentamente monitorati; in questi casi e quando la depressione non è grave, è possibile utilizzare farmaci della medicina non convenzionale come l’omeopatia o la fitoterapia.

Questi ultimi, possono essere utilizzati anche alla sospensione dei farmaci tradizionali, per un ulteriore sostegno terapeutico o per ridurre l’utilizzo di terapie che sono fondamentali nella fase acuta della malattia.

Ogni situazione clinica va dunque affrontata tenendo conto della sua complessità.